ideazione e regia di Alfonso Santagata
dall’opera di Alfred Jarry
con Daria Panettieri, Sergio Licatalosi, Alfonso Santagata
Gli UBU, mostruosi e ridicoli, fantocci crudeli e idioti più degli uomini, trucidano i nobili della famiglia del re Venceslao per appropriarsi degli ori e delle corone.
L’invenzione di lazzi e volgarità, di crudeltà e divertimento, ci accompagnano verso la farsa nera degli UBU.
“Per toccare il carattere estremo della scrittura drammatica, spingo gli attori all’ eccessività fisica come si trattasse davvero per loro di essere marionette ed ho costantemente in mente la favola semplicissima di Jarry: la favola di esseri innocenti e idioti che convivono con una grande violenza e una grande crudeltà.
Per arrivare all’attitudine drammatica di un corpo che si trasforma in marionetta, bisogna addentrarsi in un lavoro problematico con l’ attore, mettere in moto i sentimenti e la memoria: il midollo, come dice Artaud. Ovvero, se non padroneggi il tuo ritmo interiore e non hai un tuo respiro, rispetto a questa marionetta gigante, sarà lei a bruciarti.”
Alfonso Santagata
Gli Ubu a Ravi è stato uno dei riadattamenti del testo che si sono susseguiti negli anni, ogni volta diversi in base al luogo che li ha ospitati e agli attori che hanno partecipato ai laboratori e alla messa in scena dello spettacolo: nel 2018 gli Ubu hanno abitato il castello aragonese di Acaya, in Salento, per poi essere avvistati sulle spiagge di Ostia; nel 2019 si sono spostati nel Chianti, a Torre Luciana.
Una produzione Katzenmacher soc. coop. col sostegno di:
Ministero Beni e Attività Culturali – Regione Toscana – Comune di San Casciano V.P. – Comune di Gavorrano